Parli di vocazione e pensi a preti e suore, ma metti i giovani davanti a una telecamera e provocali sulle parole “impegnative” della vita, oppure chiama a testimoniare un gruppo di colleghi di lavoro, una comunità di seminaristi o anche un gruppo di universitari, e scopri che sì, si può essere chiamati a una vita da consacrati e quella è in effetti una “vocazione speciale”, ma in realtà si sta parlando di qualcosa che riguarda tutti, nessuno escluso. E così appare chiaro che nessuna vocazione vive da sola, perché la vita è una rete di “chiamate”, un “meraviglioso poliedro”, che affascina e spinge verso cose grandi, verso una vita piena. Questa meraviglia inaspettata è il cuore della 60ª Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni che si celebra oggi, in occasione della quale papa Francesco nei giorni scorsi ha inviato un messaggio dal titolo: «Vocazione, grazia e missione».
In Italia la ricorrenza è animata dagli spunti offerti dall’Ufficio nazionale per la pastorale delle vocazioni, che per questo anno pastorale ha scelto di mettere al centro il tema «Un meraviglioso poliedro », icona simbolica di come tutte le vocazioni vivano e crescano solo insieme. Gli spunti si offrono anche sotto forma di un video in cui alcuni giovani riflettono sulle “parole della vocazione”, pubblicato online sul canale Youtube dell’Ufficio nazionale.