pellegrinaggio del gruppo Sirio (Nova Milanese)
Mettere per iscritto ciò che si vive in esperienze come queste non è mai semplice, sia vivendolo da ragazza che da educatrice. Non è stata la prima volta che andavo a Verona e che ascoltavo la storia di Santa Maddalena di Canossa eppure, scoprirla tramite attività semplici e divertenti per i ragazzi, ascoltando persone che hanno deciso di seguire il suo esempio e vedere i luoghi che l’hanno vista crescere, mi ha permesso di vivere il tutto sotto una luce diversa.
Mi ha colpito molto come i ragazzi si siano lasciati travolgere dalla storia di Maddalena e di come si siano messi in gioco nel cercare di capire al meglio come, anche loro, potessero trovare il modo di “accendere la propria vita” e di diventare una fonte di luce per tutti coloro che li circondano.
Anche se per i ragazzi non è sempre facile rispettare le regole e vivere in comunità tutti assieme, si sono messi in gioco, con qualche piccola lamentela, lavando apparecchiando e mettendosi al servizio degli altri. Hanno preso come esempio tutte le testimonianze ascoltate e le hanno proiettate sulla loro vita quotidiana attraverso piccoli gesti, per niente banali.
Spesso rischiamo di spegnere la nostra luce perdendoci dietro a cosa inutili, di poco valore, oppure facciamo di tutto per illuminare noi stessi non accorgendoci di star spegnendo l’altro. Non è semplice essere luce, ma è ciò che in realtà porta colore a tutto ciò che ci circonda e noi, dopo questo pellegrinaggio, vogliamo essere dei segni, delle fiamme ardenti per accendere le nostre vite e quelle degli altri.
Alessandra M.